Ma in cosa si esplicita materialmente il turismo responsabile?
Detto in altri termini: cosa si deve fare per passare dalla teoria alla pratica (senza dimenticare le parole di Kurt Lewin secondo il quale non c’è nulla di più pratico di una buona teoria)?
Per esempio, quali comportamenti può adottare una struttura turistica per considerarsi sostenibile e responsabile?
Eccone alcuni:
- Gestione sostenibile dell’acqua e dell’energia: adozione di tecniche e tecnologie che limitano il consumo di acqua e di energia attraverso, per esempio, l’utilizzo di lampade a basso consumo e la riduzione degli sprechi di acqua.
- Utilizzo di materiali ecologici: la scelta di materiali ecologici nella costruzione e nell’arredamento delle strutture tipo legno proveniente da foreste sostenibili, pietre locali, pitture a base d’acqua.
- Gestione dei rifiuti: adozione di pratiche per ridurre i rifiuti prodotti come l’eliminazione dell’uso di plastica monouso e la pratica del riciclo.
- Promozione della biodiversità: la conservazione della fauna e della flora locali, attraverso per esempio l’adozione di politiche di conservazione delle risorse naturali e la sensibilizzazione degli ospiti sull’importanza della biodiversità.
- Promozione della cultura locale: la valorizzazione della cultura locale attraverso l’organizzazione di eventi culturali e l’offerta di prodotti e servizi che rispettano le tradizioni locali.
Per il momento ci fermiamo qui e andiamo a farci un GIL (che consigliamo anche a voi).
Torneremo presto sull’argomento.
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